La cimice asiatica, nome volgare con cui è chiamata la Haliymorpha halys, continua a fare danni.
Da nord a sud si rincorrono le voci su suoi avvistamenti.
E se in Veneto la sua presenza è addirittura quintuplicata negli ultimi anni, è di oggi la notizia di sue prime apparizioni in Sicilia, dove fino a qualche anno fa non si era mai vista.
Ma data la accertata dannosità per i frutteti ormai nota a tutti, non è possibile sottovalutarla e non intraprendere valide azioni difensive.
La Sicilia corre prontamente al riparo, con il Servizio fitosanitario regionale che ha lanciato un vero e proprio appello affinché chiunque la avvisti o ne sospetti la presenza, notando piante con sintomi di attacco, ne dia immediata comunicazione.
Diversa la situazione in Veneto, invece, dove il fenomeno è tristemente ben noto, con danni non solo a coltivazioni di pesche, ma anche di kiwi, mele, ortaggi e soia.
Confagricoltura sottolinea il successo a metà del bando messo in campo dalla Regione per l’installazione di apposite reti anti insetto: pochi fondi, criteri troppo ristretti ed il contributo per le reti che copriva solo il 40% della spesa.
Ancora una volta, quindi, vediamo le reti annoverate tra i principali e validi strumenti di protezione.
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