Grande soddisfazione da parte nostra e grande interesse dei partecipanti al convegno dello scorso 2 dicembre.

Agrintech propone dal 1983 soluzioni innovative a sostegno della qualità delle produzioni agricole.

L’azienda si è evoluta nel tempo, cercando di cogliere le varie esigenze, traducendole in soluzioni innovative e al passo con i tempi.

Ne è l’emblema la tecnologia Iridium delle reti foto selettive.

L’innovazione è in continua evoluzione, in casa Agrintech.

Dal 2021, è in corso un nuovo Progetto di Ricerca sulle protezioni per le colture di frutta tropicale, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e il Prof. Davide Neri.

Il progetto si chiama RE.M.A.RE, acronimo di Reti Multifunzionali per l’Agricoltura di pREcisione.

“Le reti antigrandine foto selettive Iridium migliorano le produzioni e le rendono possibili in alcune zone dove, in loro assenza, si avvertirebbero delle difficoltà – ha illustrato Bruno Gagliardo- permettono di gestire lo spettro luminoso e la luce assorbita dalle piante; inoltre, evitano la bagnatura delle coltivazioni sottostanti e le proteggono dal gelo”.

Le reti foto selettive – ha dichiarato il prof. Neri – presentano una serie di vantaggi: modificano l’intensità e lo spettro luminoso in entrata, lasciando passare la radiazione luminosa foto sinteticamente attiva (400/700 nanometri).

Quindi la pianta ha a disposizione l’energia giusta per trasformare il carbonio inorganico in carbonio organico, si ha un buona luce diffusa nella chioma, si garantisce uno spettro luminoso ottimale per la fotosintesi e la foto morfogenesi, e si garantiscono temperature ottimali giorno/notte.

In questo modo, si assicura una produzione maggiore e una migliore qualità dei frutti”.

“Questa tecnologia – ha spiegato Giovanni Gagliardo – si avvale di pigmenti speciali e di un processo produttivo all’avanguardia.

La maglia è più fitta, con tessitura a giro inglese che, oltre ad aumentarne la resistenza meccanica, rappresenta anche una barriera contro la Cimice asiatica.

Abbiamo lavorato per migliorare il master, per garantire una maggiore tenuta del colore nel corso degli anni.

I continui cambiamenti climatici, con eventi estremi sempre più frequenti, ci impongono adeguamenti strutturali sia sulle reti sia sulla ricerca di accessori di qualità, per facilitare e garantire all’utilizzatore finale un impianto in sicurezza.

Al convegno sono intervenuti anche Mauro Moreno della G-Agro, la prima realtà italiana a produrre e commercializzare ammendanti pensati per la produzione dei tè di compost e Fabrizio Ferraiuolo, della società OFYLIA, una startup tecnologica che sta diffondendo tecniche colturali innovative che fanno uso di sistemi di supporto decisionale.

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