Agricoltura: tocca imparare a convivere (e sopravvivere!) con i cambiamenti climatici.

 I raccolti globali si potrebbero ridurre del 10% entro la metà del secolo e del 25% entro la fine del secolo.

Questo il risultato di uno studio di un team internazionale di ricercatori della Boston University, dell’Università Ca’ Foscari Venezia e della Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

“Il cambiamento climatico e la variabilità hanno un elevato impatto sulle colture: sulla fenologia, ma anche su fitopatie e fitofagi“,  conferma a Italiafruit News il ricercatore Luca Nari.

“Anche il Piemonte, come sta avvenendo a livello globale, è stata recentemente interessato da ondate di calore, bombe d’acqua e gelate che hanno messo in forte difficoltà tutta la filiera frutticola”.

Nel 2020, solo per fare un esempio, Agrion, Centro di ricerca e innovazione del Piemonte, ha rilevato un anticipo fenologico davvero considerevole, in particolare sulle drupacee.

“L’estate 2020 – continua – è stata altresì caratterizzata da eventi temporaleschi inconsueti (trombe d’aria).

Letteralmente rasi al suolo una serie di meleti prossimi alla raccolta.

La cascola di susine si è avuta qualche giorno prima d’iniziarne lo stacco”.

Ma gli effetti si notano anche per la cimice asiatica, aggiunge Nari.

“Questo fitofago si avvantaggia degli inverni miti che ne favoriscono lo svernamento e mantengono popolazioni elevate”.

Le precipitazioni distribuite in modo concentrato nell’arco della stagione provocano la maggior incidenza di danni all’ epidermide spaccature dei frutti.

La conta dei danni, anche nella provincia di Padova, è molto dura.

Si registrano cali di produzione importanti.

Dal meno 30% per le ciliegie al 40% per le pesche e nettarine fino a un frutto ogni due per le albicocche.

Anche in Calabria numerosi i danni da acquazzoni e grandinate.

Meteo bizzarro e variabilità repentina e inaspettata sono le vere minacce cui far fronte.

Nel lungo periodo è possibile per gli agricoltori intraprendere un adattamento sostanziale.

Cambiando le varietà di colture, spostando le date di semina e raccolta ed adottando nuove tecnologie agricole.

 

Reti antigrandine Iridium – fotogallery

Iridium®

Utility

Kiwi focus

Alternativa sostenibile

Padova: danni da gelate per 30 milioni

Calabria: danni da acquazzoni e grandinate