La rassegna italiana ortofrutticola si è conclusa anche quest’anno, tra “abituali” presenze italiane e svariati ospiti internazionali.

Come il Marocco, il primo compratore africano di tecnologie italiane della filiera ortofrutticola.

Regione partner il Piemonte, una delle Regioni più importanti nella produzione ortofrutticola italiana: non a caso il suo prodotto simbolo è la mela, immagine anche di Macfrut 2019.

La produzione annua è di 170.000 tonnellate, per lo più mele rosse.

Seguono il kiwi, di cui è seconda regione produttrice a livello nazionale con il 20% dell’offerta italiana, le pesche e le nettarine.

Diversi gli incontri interessanti, come la seconda edizione del Tropical Fruit Congress.

Un appuntamento unico in Europa dedicato a prodotti emergenti come Lime, Papaya e Passion Fruit.

Si sono approfondite le tendenze del mercato ed i consumi.

Ma anche tecnologie e sales strategy dei prodotti esotici, sempre più richiesti nel mercato globale.

Ampio spazio è stato dedicato all’Africa, vista come un continente di opportunità.

Su di essa si sono affrontati quattro macro-temi di grande attualità: la gestione efficiente dell’acqua, le nuove frontiere dell’orticoltura, le tecnologie per le aziende agricole e i piccoli impianti per la trasformazione industriale.

Tra le novità di questa edizione vi è un ritorno, il Macfrut Field Solution, già brillantemente sperimentato nel 2017.

Un campo prova di 700 mq per vedere all’opera le più moderne tecnologie per il settore orticolo e frutticolo.

Alla sua quinta edizione il Macfrut Innovation Award 2019, organizzato da Cesena Fiera e L’Informatore Agrario

Il riconoscimento ha premiato le 19 soluzioni con il più alto tasso di progresso in tema di impatto ambientale, qualità e sicurezza dei prodotti.

Il primo posto va all’Emilia-Romagna, con 7 medaglie, seguita da Lombardia e Veneto con 3 medaglie.

Due riconoscimenti vanno ad Austria e Regno Unito.

L’ultimo giorno si è tenuto il  Table Grape Meeting, appuntamento internazionale dedicato all’uva da tavola, di cui l’Italia è primo Paese produttore in Europa. L’evento, rivolto a produttori, buyer, esperti e importatori italiani e stranieri, ha avuto due argomenti cardine: innovazione varietale e marketing.

Insomma, ce ne è stato per tutti i gusti e per tutte le esigenze…

Arrivederci all’anno prossimo, dunque!