Maltempo forte su tutta la Penisola.
Temperature in picchiata e venti forti assestano un altro duro colpo al comparto.
Nessuna regione è risparmiata dall’ondata di queste ore.
La situazione più grave si registra nel modenese.
L’esondazione del fiume Panaro si è portata via con se vigneti, frutteti ed allevamenti bovini da latte.
Difficoltà si registrano anche in Veneto, con aziende agricole ed agriturismi isolati dalle frane.
Non va meglio in Campania: i danni maggiori si segnalano nell’agro sarnese nocerino.
Ad essere stati colpiti sono le coltivazioni in pieno campo di cipollotto dop, scarole, verze e ortaggi invernali.
In Puglia, invece, gli uliveti pronti alla raccolta nel brindisino sono stati letteralmente cancellati da trombe d’aria.
Nel barese stessa sorte è toccata a grano e foraggio appena seminati.
All’opposto, novembre si è dimostrato il più caldo di sempre, con un aumento della temperatura di circa lo 0,8°C.
E’ il risultato di un rapporto del Copernicus Climate Change Service, il programma europeo di osservazione della terra.
Chiare le parole del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia:
“Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi.
In poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione”
Il riscaldamento globale, i continui cambiamenti climatici, sono una minaccia per il settore
Gli effetti sono facilmente intuibili.
Fioritura anticipata delle piante.
Frutta e verdura con colorazione disomogenea e maturazione precoce.
Ma anche produzioni sempre più compromesse da diverse patologie vegetali.
In questo contesto difficile, la protezione fa la differenza.
Le nostre soluzioni per la protezione e la corretta gestione delle colture.
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